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nuova risonanza per Scandiano

L’ospedale di Scandiano ha una nuova risonanza magnetica. Un’apparecchiatura al top di gamma nel settore, completamente aggiornata dal punto di vista tecnologico, per cui tutta la catena immagini, bobine comprese, è ora costituita di sistemi digitali.

Lo strumento ha caratteristiche simili e consente prestazioni analoghe, se non migliori, di quelle delle altre apparecchiature presenti nella provincia di Reggio Emilia. I costo complessivo dell’intervento è di 585mila euro, comprensivi di due anni di garanzia, 430mila dei quali devoluti generosamente dalla Fondazione Manodori con il fondamentale contributo di un’anonima benefattrice.

La tecnologia BioMatrix installata sul magnete già presente consente di velocizzare e rendere meglio riproducibili il posizionamento e la preparazione del paziente. Un’altra novità è la possibilità di utilizzare un innesco respiratorio integrato nel lettino che incrementa la sincronizzazione tra macchina e paziente. L’aggiornamento migliora il controllo di omogeneità del campo magnetico in zone complesse come testa, collo e addome. Grazie alla nuova configurazione dei protocolli, è più semplice per l’operatore concentrarsi sulle esigenze del paziente in modo da ottenere maggiore comfort, ridurre la rumorosità senza compromettere la qualità dell’immagine o il tempo di scansione ed avere una maggiore riproducibilità degli esami. Una migliore qualità dell’immagine è garantita anche dalle bobine Tim 4G ad alta densità.  Passando a uno scanner BioMatrix è possibile semplificare l’intero flusso di lavoro, grazie anche al posizionamento del paziente con un solo tocco e alla velocità di ricostruzione delle immagini.

“La Fondazione Manodori – sottolinea il presidente, Romano Sassatelli – ha sostenuto progetti pluriennali nei presidi ospedalieri della provincia di Reggio Emilia per l’installazione di attrezzature di elevata tecnologia di diagnosi e cura. È per noi determinante investire nella sanità. Lo abbiamo fatto durante l’emergenza legata alla pandemia, continueremo a farlo per migliorare la qualità della vita della nostra comunità e garantire a tutti il diritto all’accesso ai servizi sanitari”.

Il direttore del presidio ospedaliero, Giorgio Mazzi, ringrazia di cuore per la cospicua donazione “segno della costante attenzione e dell’attaccamento alle strutture ospedaliere della sanità pubblica sul territorio da parte della Fondazione e dei cittadini”. Il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti, commenta: “un nuovo e importante investimento sul nostro ospedale e sul suo ammodernamento tecnologico che ci fa particolarmente piacere. Un finanziamento corposo, di cui ringraziamo la Fondazione Manodori, l’Ausl e l’anonima benefattrice, che migliora un settore, quello della diagnostica per immagini, per cui il Magati continua a far registrare numeri importanti, attraendo pazienti anche da altri distretti”.

“Un investimento importante che migliora l’offerta sanitaria pubblica a disposizione dei cittadini del distretto di Scandiano e di tutto il territorio – ha detto il presidente della Provincia e della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, Giorgio Zanni –.  Ancora più importante perché frutto, grazie alla Fondazione Manodori e a una cittadina, di quella generosità che rappresenta un tratto identitario dei reggiani, confermando la volontà di tanti di voler contribuire al benessere e alla sanità della nostra comunità”.