Giuseppe Tirelli
Campo di sorgo e contadina

Giuseppe Tirelli
Campo di sorgo e contadina

Giuseppe Tirelli (Reggio Emilia 1859 – 1931)
Campo di sorgo e contadina
olio su cartone

L’opera
In questo dipinto la scena non è definita da un disegno di contorno, ma è formata esclusivamente dalla sovrapposizione di pennellate di diversa intensità luminosa. Evidente una personale interpretazione della tecnica impressionista dei macchiaioli toscani.

L’autore
Dal 1872 al 1878 studiò alla Scuola di Disegno di Reggio, diretta da Gaetano Chierici, insieme a Manicardi e Lazzaro Pasini ed ebbe come insegnanti Domenico Pellizzi e Giovanni Fontanesi. Nel biennio 1880-1881 frequentò il corso di figura al Regio Istituto di Belle Arti.

Si dedicò prevalentemente alla pittura di paesaggio, divenendo uno dei più sensibili e partecipati interpreti della campagna reggiana. Completò gli studi a Firenze, presso la locale Accademia. Rielaborando le suggestioni raccolte negli anni della sua formazione, e in particolare gli insegnamenti tratti dall’ambiente post-macchiaiolo toscano, approdò a una personale interpretazione della tecnica impressonista, caratterizzata dalla giustapposizione di pennellate lunghe e rapide, dense di una vibrante carica emozionale. Fu protagonista attivo della scena artistica cittadina e nel 1883 fu chiamato a insegnare disegno presso il manicomio di San Lazzaro e dal 1921 ai ragazzi dell’annessa Colonia-Scuola Antonio Marro.

Nel 1910 fu incaricato della realizzazione di dodici tele di grandi dimensioni, poi ridotte a nove, per la sala dei banchetti dell’Hotel Posta, in cui raffigurò le allegorie dei mesi, delineate da un segno turbinoso e pervase da una profonda malinconia. Prese parte nel 1901 alla Esposizione Permanente di Reggio e nel 1908 venne premiato il suo quadro Lo scolaro.

Nel 1922 fu presente alla Prima mostra moderna della famiglia Artistica Reggiana alla Sala Verdi e nel 1930 espose alla Biennale di Venezia i dipinti Casa rustica e Campagna reggiana.