Girolamo Donnini
L’infanzia di Giove

Girolamo Donnini
L’infanzia di Giove

Girolamo Donnini (Correggio 1681 – Bologna 1743)
L’infanzia di Giove
olio su tela, cm224x175

L’opera
Il dipinto fa parte di una serie di quattro grandi ovali che includono anche gli episodi di Venere e Adone morto, disteso a terra e di Euridice morsa dal serpente e sostenuta dalle ancelle. Serie altamente rappresentativa della nobile pittura dell’artista correggese per l’aristocratica scelta dei modelli, per l’eleganza delle composizioni e per la raffinatezza della pittura.

L’artista, in quest’opera, ha dato vita ad una composizione particolarmente elaborata, in vista dell’armonica distribuzione delle figure entro il formato ovale, con un’ordinata circolarità che riunisce frontalmente le figure attorno alla capra Amaltea, dalla quale il piccolo Giove allevato dalle ninfe trae alimento, nascosto sull’isola di Creta dalla madre Rea che lo vuole sottarre al Titano Crono divoratore, mentre due satiri coprono i vagiti con lo strepito degli strumenti musicali.

L’autore
Nato a Correggio, si forma con Francesco Stringa a Modena e soprattutto con Giovan Gioseffo dal Sole a Bologna. Nel 1709, Donnini raggiunge Carlo Cignani a Forlì e trascorre qualche tempo nella sua bottega. Il classicismo di Cignani rafforza le convinzioni dell’artista, schierato senza incertezze sul versante della pittura colta e raffinata che si richiama alla lezione più eletta dell’idealismo di Guido Reni., come rivela la pala della collegiata di San Quirino di Correggio. Tendenze puristiche percorrono la sua pittura, come dimostrano le tre tele con storie di San Giuseppe che risentono dei modelli di Marcantonio Franceschini. L’artista raccoglie consensi a Reggio Emilia dove lascia le due grandi tele nella chiesa di San Filippo (i bozzetti sono ora esposti alla galleria Fontanesi). Suoi dipinti raggiungono infine Pescia, Tivoli e Mantova. Intensa anche la produzione per il collezionismo privato, come dimostrano i quattro grandi ovali di soggetto mitologico, divisi tra la raccolta del Credito Emiliano di Reggio Emilia e una collezione privata.