Giulio Ferrari
Paesaggio montano

Giulio Ferrari
Paesaggio montano

Giulio Ferrari (Reggio Emilia 1858 – Roma 1934)
Paesaggio montano
olio su faesite

L’opera
Paesaggio montano testimonia l’interesse dell’artista anche per lo studio della natura e mostra una sensibilità pittorica legata alla scuola scenografica reggiana, interpretata secondo le più moderne tendenze coloristiche. Le tradizionali quinte arboree e i monti raffigurati sullo sfondo sono resi con pennellate lunghe e corpose e alla sovrapposizione di sfumature di colori diversi è affidato il compito definire la profondità dello spazio.

L’autore
L’attività di pittore di Giulio Ferrari si intreccia con quella di studioso e insegnante. Fu allievo di Giovanni Fontanesi e all’Istituto di Belle Arti di Firenze. A Reggio, dipinse nel 1882 per l’oratorio del Crocefisso il Martirio di Sant’Eustachio e nel 1884 prese parte con Tirelli all’Esposizione Artistica al teatro Comunale e nel 1888 all’Esposizione di Bologna con il dipinto La scomunica.

Si esercitò in diverse tecniche e stili e fu anche scenografo, acquarellista e incisore. Come decoratore fu attivo a Venezia e a Reggio, dove dipinse nel 1885 parte della cupola della chiesa di San Prospero, insieme a Cirillo Manicardi e Albano Lugli, oltre alla più tarda decorazione dell’Oratorio di Castello Torlonia vicino a Viterbo. In ambito teatrale, partecipò alla realizzazione di scenografie per il Teatro Municipale di Reggio e fu autore delle decorazioni della volta del Teatro Asioli di Correggio.

Nel 1891 fu nominato professore all’Istituto di Belle Arti di Modena, poi alla Scuola Normale di Foggia e agli istituti di Piazza Armerina e di Piacenza. Di questa città redasse una guida artistica pubblicata nel 1931. Fu infatti anche studioso di storia dell’arte e autore di alcuni scritti sulla cattedrale di Reggio Emilia.

Nel 1905 fu nominato direttore del Regio Museo Artistico di Roma, carica che ricoprì per quasi vent’anni, e insegnò presso la scuola superiore di architettura. Nel 1918 fu nominato Accademico d’onore all’Accademia di San Luca.