Antonio Fontanesi
Terrazza e giardino sul lago

Antonio Fontanesi
Terrazza e giardino sul lago

Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 – Torino 1882)
Terrazza e giardino sul lago
olio su tela

L’opera
La veduta del lago differisce inoltre per le maggiori dimensioni e per la scelta di un taglio orizzontale, ma soprattutto per soggetto e caratteri stilistici. Non si presenta infatti come paesaggio idealizzato d’invenzione, secondo la tradizione del vedutismo d’impianto scenografico, ma come raffigurazione veristica di uno squarcio lacustre alpino, con personaggi in abiti contemporanei e architetture goticheggianti che lo avvicinano alle litografie realizzate a Ginevra da Fontanesi durante il soggiorno svizzero. Anche la tecnica pittorica, che appare caratterizzata in alcune parti da colori più liquidi e trasparenti e da una pennellata leggera, non si accorda con i modi di Fontanesi degli anni Quaranta, ma piuttosto a quelli del decennio successivo.

L’autore
Nato a Reggio Emilia, ha compiuto la sua formazione artistica presso Prospero Minghetti, dal quale ha assorbito il gusto per un paesaggio idealizzato e d’impianto scenografico, che caratterizza la sua produzione iniziale di decorazioni a tempera per dimore reggiane. Le simpatie politiche per l’indipendenza nazionale, portano Milano e, in seguito, all’espatrio in Svizzera. Il periodo elvetico è segnato da una vasta produzione di litografie di paesaggio da un’intensa attività pittorica, che rivela un rapido cambiamento stilistico dopo un soggiorno a Parigi, dove ha modo di approfondire la conoscenza del paesaggio francese. A Londra, studia invece il paesaggismo di Turner e Constable e a Firenze approfondisce la conoscenza del movimento macchiaiolo. Nel 1869 viene nominato professore all’Accademia Albertina di Torino con la cattedra di paesaggio, la prima istituita in Italia, che lascia per insegnare pittura a Tokio. Fontanesi è annoverato dalla critica fra i maggiori paesaggisti europei e uno dei più importanti incisori italiani dell’Ottocento.