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comunità inconsuete, comunità socievoli

Comunità socievoli per prendersi cura dei più soli, dei più fragili. È questo l’obiettivo del progetto ‘Concentrica’ presentato da Daria De Lucia, presidente dell’associazione culturale cinqueminuti, Daniele Cottafavi, consigliere della Fondazione Manodori,Valerio Maramotti, presidente del consorzio Oscar Romero, Luca Ronzoni, rappresentante dell’Unione Val d’Enza, Lanfranco De Franco, assessore del comune di Reggio Emilia e Daniele Menozzi, assessore del comune di Albinea. Alla presenza dei rappresentanti della rete di progetto.

Concentrica prende forma dal bando WelCom, promosso dalla Fondazione Manodori per attivare sul territorio iniziative tese a prevenire e sostenere le fragilità diffuse con percorsi innovativi, in collaborazione con servizi sociali e sanitari, scuole, organizzazioni del terzo settore, imprese, istituti bancari.

“La comunità per essere socievole deve essere accogliente, deve essere ‘concentrica’. – ha spiegato Daria De Luca, dell’associazione Cinqueminuti – Il progetto dalla provincia verso la città propone iniziative rivolte ad un’ampia platea di destinatari che ‘riportino dentro’ le vulnerabilità in una dimensione di comunità che include e non segmenta. Attraverso cinque linee di azione principali il progetto intende intercettare, secondo modalità diversificate, le cosiddettenuove solitudinied in particolare tutti coloro che non hanno reti o riferimenti stabili nella propria quotidianità e che non sentono di appartenere ad una comunità in cui trovare supporto e accoglienza.”
“Questo progetto – ha precisato – aspira a dare risposta all’esigenza diffusa sul territorio di ripensare ad un sistema di relazioni resilienteche preveda la creazione di nuovi legami”.

Il progetto è articolato  su alcuni punti cardine, nati e gestiti all’interno del nostro tessuto sociale. Punti di ascolto, social street, laboratori creativi, tavolo permanente, comunità inconsuete.

“Concentrica è il frutto di uno dei percorsi attivati dal bando WelCom promosso dalla Fondazione Manodori – ha detto il Consigliere Daniele Cottafavi- Un percorso che unisce la dimensione locale con quella provinciale, organizzazioni del terzo settore ed enti locali con vocazioni eterogenee che si fanno ‘volano’ per la nascita di reti di prossimità e di vicinato. L’obiettivo è rispondere alla crescente esigenza di senso di appartenenza e di comunità espressi dal nostro territorio. Al centro del percorso sono soprattutto le fragilità generate dall’emergenza pandemica che si aggiungono a quelle che già esprimeva il nostro tessuto sociale. Una società più sicura è una società che ‘si-cura’, si prende cura reciprocamente delle fragilità creando opportunità di inclusione e di benessere. Il progetto si propone pertanto di dare risposta alla richiesta diffusa di ripensare ad un sistema di relazioni ‘resiliente’, che preveda la creazione di nuovi legami”.

Il progetto nasce in un momento storico inedito e di opportunità di nuovi percorsi. La pandemia che ci ha colpito in quest’ultimo anno ha rappresentato infatti un momento di grande difficoltà ed incertezza, ma anche un’occasione per ripensare profondamente molti paradigmi che caratterizzano la quotidianità.
Uno di questi è sicuramente il concetto di cura, inteso in tutte le sue accezioni. Cura della persona, delle comunità, dell’ambiente e del territorio sono, oggi più che mai, elementi fondamentali per la costruzione di una società più giusta ed equa.

“Il consorzio Oscar Romero – ha proseguito il presidente, Valerio Maramotti –  crede fortemente nell’importanza di questo progetto come occasione di sperimentazione, di nuovi servizi e di attività fondati sui valori cardine della propria missione: cura della persona, supporto della fragilità, integrazione sociale e creazione di comunità. Concentricarappresenta per il consorzio anche una preziosa occasione per coltivare quelle reti di relazioni che la pandemia ha messo a dura prova, ma che in questo momento risultano più fondamentali che mai per ricostruire una comunità solidale e in salute”.

“L’Unione Val d’Enza – ha spiegato il rappresentante, Luca Ronzoni – crede nel valore della comunità intesa come insieme di persone e realtà che non solo occupano uno stesso luogo, ma si sentono tra loro legate e sentono di potere ricevere e dare aiuto in caso di bisogno. In base a questo assunto, l’ente locale può svolgere la sua funzione pubblica sostenendo le forme di prossimità e sostegno reciproco che costituiscono le basi della coesione sociale. L’azione pubblica può assumere varie forme: da un’operazione a livello informativo e divulgativo, come nel caso della Social Street, a un’azione di aggregazione attraverso occasioni di socialità e condivisione di bellezza, come nel caso di Comunità Inconsuete. Tanti contatti e tanti gesti in una modalità concertata e finalizzata a fare stare bene i cittadini e, soprattutto, quelli più vulnerabili e meno dotati di strumenti personali ed economici”.

“Il tema della prossimità e del supporto alle fragilità sono ancora più centrali per la società di oggi, che ha di fronte la sfida dell’uscita dal Covid. – ha detto l’assessore Lanfranco De Franco –  I cittadini chiedono anche al comune di ampliare i punti di ascolto, di micro-servizi e in generale i luoghi di comunità in cui poter avere una relazione umana, per avere risposta a un bisogno specifico, ma a volte anche solo per sentirsi meno soli. Il Servizio Partecipazione sta lavorando in questa direzione con tanti soggetti del terzo settore e singoli cittadini per diffondere buone pratiche collaborative nei quartieri della città. Il progetto “Concentrica” va in questa direzione, offrendo momenti di aggregazione e di socialità per andare incontro alle tante persone che oggisi trovano senza reti relazionali. Ringraziamo quindi i soggetti proponenti e la Fondazione Manodori per aver voluto lavorare su questo fronte, a beneficio della coesione sociale dell’intera comunità reggiana”.

“La partecipazione del nostro comune al progetto Concentrica- ha concluso Daniele Menozzi, assessore del comune di Albinea – si inserisce all’interno dell’impegno che l’amministrazione da tempo rivolge alle cosiddette nuove solitudinie alle condizioni di vita più fragili. È nostra convinzione che lo sport e l’attività fisica, soprattutto in spazi di pregio naturalistico e ambientale, siano uno strumento di benessere, anche e soprattutto per i soggetti più fragili. Sono quindi state proposte, all’interno del parco della dimora storica Villa Arnò, varie attività per gruppi e per ragazzi: passeggiate nel verde del giardino, ginnastica dolce, gyrokinesis, capoeira, videodance, frisbee. Siamo davvero lieti che il progetto sia in collaborazione con l’associazione Aima, per persone con demenza in età ancora giovane e i loro familiari. È un gruppo al quale Albinea e l’assessore al Sociale, Roberta Ibattici, hanno prestato particolare attenzione attraverso serate informative organizzate in questi anni dal Centro Disturbi Cognitivi”.

IL PROGETTO

  • PUNTI D’ASCOLTO
    Sperimentazione di servizi di comunità. In contesti di storia, rigenerazione e innovazione urbana quali la Biosteria Ghirba in via Roma e I Chiostri di San Pietro in via Emilia, saranno aperti due nuovi punti di incontro ed ascolto per i cittadini. Luoghi certamente unici e multifunzionali in cui volontari ed esperti saranno lì per ascoltare, condividere, offrire servizi e cercare una rinnovata prossimità cittadina inclusiva ed aperta.
  • SOCIAL STREET
    Da via Roma a Reggio Emilia al centro di Sant’Ilario D’Enza,una proposta congiunta e armonizzata di nuove attività per i cittadini. Un contesto di relazioni di prossimità: formazione e accompagnamento di processi partecipativi per la libera collaborazione ed iniziativaper contrastare l’isolamento e sviluppare una rinnovata solidarietà.
  • LABORATORI CREATIVI
    Per immaginare nuovi poli di creatività sociale. VR33, ovvero viale Ramazzini 33 e Villa Arnò.Da Santa Croce alla dimora storica ottocentesca immersa nel verde di Albinea, due spazi differenti aperti alle persone, lontani ma certamente inclusivi e complementari. Nuovi luoghi abitati ed animati da laboratori ed atelier artistici ed espressivi. Perchè l’arte è un valore sociale fondamentale e agisce sempre sulle nostre vite.
  • TAVOLO PERMANENTE
    In Concentrica saranno attivi il confronto e la progettazione di politiche educative, di inclusione sociale ed interculturale,cercando nuove ipotesi e sperimentazioni concrete all’interno della nostra rete – e non solo – per monitorate e sviluppare altre azioni di progetto, ma soprattutto per raggiungere una proiezione futuribile di buone praticheda condividere.  Un piano di lavoro organizzato e continuo e per questo permanente.
  • COMUNITÀ INCONSUETE
    Un calendario di appuntamenti da giugno a settembre 2021, diffusi nei ‘nostri’luoghi. Un fil rougedi storie, saperi e rappresentazioni che percorre concentricamente il centro storico di Reggio Emilia fino alla provincia della Val d’Enza passando da Albinea.Un itinerario per stimolare ed accompagnare le persone attraverso nuovi ed accessibili contesti esperienziali di incontro e socializzazione.

Concentrica è un progetto di rete composito promosso da diciassette enti tra associazioni,
cooperative, enti pubblici, con il coordinamento dell’associazione culturale Cinqueminuti.

Consorzio Oscar Romero
Accademia di quartiere  Acc. Qua.
Aima, Associazione italiana malattia di Alzheimer Reggio Emilia
Arte in
Let’s dance
Consorzio Oscar Romero
Fondazione Famiglia Sarzi
Associazione GA3, Generazione articolo 3
L’Arca in movimento
Sostegno e Zucchero, Unione Val d’Enza
Upm, Un Punto Macrobiotico
Acer Reggio Emilia
Cir Food
Impossibile, cooperativa di comunità
Heron,  cooperativa sportiva

Con il patrocinio del comune di Reggio Emilia, di Albinea e l’adesione dell’Unione Colline Matildiche

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DALLA RETE DI CONCENTRICA

“Aima, Associazione Italiana Malattia di Alzheimer di Reggio Emilia è nata nel 1997 per dare voce alle persone con demenza e alle loro famiglie, migliorare la qualità della loro vita e favorire il loro benessere. Abbiamo aderito al progetto Concentricaperché da sempre crediamo nella ricchezza del lavoro di rete, con gli Enti Pubblici e del Terzo Settore, per accogliere, sostenere e favorire la nascita di una comunità amica delle persone con demenza. Per questo per noi Concentrica è un’opportunità per essere vicini alle persone più vulnerabili e, per le nostre famiglie, una risorsa per creare spazi e momenti di incontro e di socializzazione”.
Simonetta Cavalieri, presidente Aima Reggio Emilia

“Apriamo la nostra sede di Villa Arnò, situata nel Comune di Albinea, per offrire uno spazio naturalistico e storico all’accoglienza delle persone con proposte all’aperto sia per i giovani sia per le persone più fragili accompagnate da caregivers”.
Caroline Salomon, presidente Arte in Orto

“L’associazione Sostegno e Zucchero è una associazione fondata nel 1993 e costituita da familiari e amici dei sofferenti psichici. Accogliere e socializzare con coloro che non hanno riferimenti stabili nella quotidianità o non si sentono di appartenere a una comunità in cui trovare supporto, ma soprattutto costruire una forte rete sociale senza stigmi è il nostro obiettivo per Concentrica. Così devono essere le comunità inconsuete. Partecipiamo perché si inneschi una forma di cambiamento da affrontare con responsabilità, curiosità e creatività”.
Marco Curti, presidente Associazione Sostegno & Zucchero

“Lo sport è uno strumento formidabile, che sa parlare le lingue di tutti e che avrà una forza crescente di aggregatore delle tante facce della società, soprattutto di quelle più fragili”.
Marcello Campani, presidente società cooperativa sportiva Heron

“La Fondazione Famiglia Sarzi entra dentro un tavolo di lavoro collettivo in viale ramazzini 33 per portare il linguaggio del teatro di figura all’interno degli spazi urbani già affetti da spopolamento, attraverso piccole azioni poetiche volte alla prossimità. L’intento che la Fondazione si pone è quello di arricchire gli spazi del quartiere attraverso dei quadri animati dalla materia in movimento, in un’operazione specchio, mettendosi quindi lei stessa in relazione con le associazioni coinvolte nel proprio gruppo di lavoro, cooperativa sociale Coress e L’Arca in Movimento”.
Rossella Cantoni, presidente Fondazione Famiglia Sarzi

“Crediamo che il Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro, luogo in cui per vocazione si sviluppa innovazione sociale, potrà valorizzare appieno il progetto Concentrica, che ha nell’innovazione e nella creazione di reti tra comunità le proprie caratteristiche distintive”.
Antonietta Serri, presidente Consorzio Quarantacinque

“Cirfood, con il nuovo centro di open innovation sulla nutrizione, il Cirfood District, in costruzione accanto alla sede centrale di Reggio Emilia, partecipa a Concentricacon la certezza che il cibo sia anche un medium per il ben-essere delle persone a 360°. Un cibo di qualità, democratico e accessibile, infatti, non è solo nutrizione ma anche salute pubblica, occasione di socialità, convivialità, conoscenza e accoglienza delle diversità, integrazione, dialogo e inclusione. Cirfood vuole continuare a collaborare con tutte le realtà del territorio per fare innovazione sociale, creare valore sul tema della nutrizione e dare servizi e soluzioni per i nuovi bisogni della comunità, obiettivi fondanti del Cirfood District”.
Cecilia Bergamaschi, comunicazione Cirfood District